Bio@mail – messaggi dalle periferie del mondo

Bio@mail, editore San Paolo (362 pag, 20,00 euro) autori Georg Sporschill gesuita di origine austriaca e Ruth Zenkert de l’associazione Concordia, hanno realizzato un libro che raccoglie più di 100 storie sull’impegno quotidiano di chi si occupa di disagio sociale.

Georg Sporschill ha dedicato la sua vita alle persone abbandonate nelle aree più povere d’Europa ed insieme alla missionaria Ruth Zenkert hanno prestato la loro opera ad emarginati, occupandosi anche del reinserimento nella vita sociale di ex carcerati.

Hanno realizzato una rete assistenziale per bambini di strada e minori vittime di violenze e abuso di alcolici realizzando case in Moldavia e Bulgaria. Oggi, promuovono l’aiuto a popolazioni Rom della transilvania e la loro attenzione è rivolta ai più piccoli.

La vita straordinaria di questi due missionari è raccolta in minima parte in questo volume, sono racconti veri di persone incontrate lungo il loro cammino. Tutte le testimonianze presentano un fondo di ottimismo, non ingenuo, ma con i piedi ben piantati nella terra. Un libro fondato su storie di vita vissuta, uno strumento per rispondere a quelle domande che ci poniamo tutti i giorni senza mai avere risposta, perché esiste tanta povertà e ingiustizia?

Questo libro inizia con l’ordinazione di padre Georg, nel 1978, quando il Vangelo letto in chiesa gli indica la sua strada “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Matteo 25.40).

Il primo incarico di padre Georg è una parrocchia di Vienna e lì incontra un giovane di buona famiglia, dal carattere difficile che un giorno spara alla sua finestra e nonostante il grave incidente diverrà il suo migliore amico diventando l’appiglio per entrare nei cuori di tanti giovani della ricca borghesia viennese che finiranno per conoscere un nuovo modo di pensare e agire che il giovane prete riesce a mostrare.

In un viaggio in Terra Santa conoscerà Ruth Zenkert una giovane donna tedesca che abbandonato il suo lavoro si occupa dei più poveri. In poco tempo la giovane donna diverrà il suo braccio destro.

Entrambi si trasferiranno a Bucarest e conosceranno il disagio dei giovani abbandonati nei sotterranei della città. Attraverso questa nuova esperienza imparano che nella vita bisogna sempre osare, vincere la paura che spesso ci paralizza. Padre Georg e Ruth Zenkert mostrano in quest’opera come spesso sono i più poveri ed i diseredati a mostrare la via per vivere una vita secondo il Vangelo.

Vivere accanto ai fragili e metterli al centro della società rende quella stessa comunità più forte ed unita. Così i due missionari inviano email da tutte le periferie del mondo dove svolgono il loro lavoro ai loro sostenitori e amici raccontando la vita dei dimenticati. Ogni testimonianza aiuta a prendere confindenza con la Bibbia e racchiude una storia passata, presente e futura.

I due missionari lavorano a stretto contatto con i dimenticati coloro che vivono nelle periferie del mondo, come spesso ha ricordato Papa Francesco, ma proprio da quei luoghi possono nascere le città del futuro, perché le periferie possono diventare fabbrica di idee e luoghi di riscatto.

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